Il giocatore ceriseorange ha postato un messaggio il 28/08 09:26 sul MadWin Forum: l'urlo. Rispondere a lui su MadWin e scambiare con altri giocatori

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Soggetto :  l'urlo
ceriseorange
787 
28/08/2022 09:26:52


L'urlo


Quando il passeggero, su una nave che affonda,
Ascolta intorno a lui le onde risuonare,
A perdita d'occhio, il mare immenso e oscuro
si alza per inghiottirlo,

Senza speranza di salvezza e quando il ponte si apre,
Tra gli alberi spezzati, terrorizzato, ammaccato,
Egli raddrizza la fronte fuori dal diluvio che lo copre,
E lancia un ultimo grido.

Piangere invano! grido straziante! L'uccello che vola o passa
Al di là della nuvola tremava di orrore,
E i venti furiosi esitano nello spazio
Per soffocarlo sotto il loro clamore.

Come questo viaggio, in mari sconosciuti,
Vago e scomparirò tra le onde ululanti;
L'abisso è ai miei piedi, sopra la mia testa le nuvole
Accumulo, fulmine sui fianchi.

Le onde e i cieli intorno alla loro vittima
Lotta feroce, rumore, oscurità;
In preda a questi conflitti, la mia nave sull'abisso
Corto senza bussola e disalberato.

Ma ci sono altre onde, è una tempesta molto diversa
Chi combatte nell'aria oscura;
Il mare è più profondo e soprattutto il naufragio
Più completo e più disastroso.

Giocattolo dell'uragano che lo porta e lo conduce,
Ingombri di tesori sommersi e attrezzatura,
Questa nave perduta, ma è la nave umana,
E noi siamo i naufraghi.

L'equipaggio terrorizzato manovra invano nell'ombra;
Il terrore è a bordo, la disperazione, il lutto;
Seduto al timone, l'oscuro Fatality
Lo indirizza verso una trappola.

Io, che senza il mio consenso il cieco Destino
Imbarcato sullo strano e fragile edificio,
Né voglio, muto e rassegnato,
Soffri il mio ingolfamento.

Poiché, nello stupore della suprema angoscia,
I miei pallidi compagni restano muti,
Alla mia voce per rimuovere questi cumuli di anatemi
che si radunano contro i cieli.

In modo che esploda con un getto più energico,
Ho, nella mia resistenza all'assalto delle onde nere,
Da tutti i cuori in me, come in un solo centro,
Raccolse tutte le disperazioni.

Che vibrano così forte, i miei accenti intrepidi,
Possano questi stessi cieli sordi fremere per la sorpresa;
Non servono le arie, né le onde stupide,
Da rabbrividire per aver capito.

Ah! ogni grido di agonia è un grido sacro;
Lui protesta, accusa al momento di essere in scadenza.
Bene ! questo grido di angoscia e di infinito orrore,
l'ho lanciato; posso affondare!

Louise Ackermann, Poesie filosofiche

lilas33
28/08/2022 18:53:06

Poesia Jpli

lilas33
28/08/2022 18:52:21

L'urlo


Quando il passeggero, su una nave che affonda,
Ascolta intorno a lui le onde risuonare,
A perdita d'occhio, il mare immenso e oscuro
si alza per inghiottirlo,

Senza speranza di salvezza e quando il ponte si apre,
Tra gli alberi spezzati, terrorizzato, ammaccato,
Egli raddrizza la fronte fuori dal diluvio che lo copre,
E lancia un ultimo grido.

Piangere invano! grido straziante! L'uccello che vola o passa
Al di là della nuvola tremava di orrore,
E i venti furiosi esitano nello spazio
Per soffocarlo sotto il loro clamore.

Come questo viaggio, in mari sconosciuti,
Vago e scomparirò tra le onde ululanti;
L'abisso è ai miei piedi, sopra la mia testa le nuvole
Accumulo, fulmine sui fianchi.

Le onde e i cieli intorno alla loro vittima
Lotta feroce, rumore, oscurità;
In preda a questi conflitti, la mia nave sull'abisso
Corto senza bussola e disalberato.

Ma ci sono altre onde, è una tempesta molto diversa
Chi combatte nell'aria oscura;
Il mare è più profondo e soprattutto il naufragio
Più completo e più disastroso.

Giocattolo dell'uragano che lo porta e lo conduce,
Ingombri di tesori sommersi e attrezzatura,
Questa nave perduta, ma è la nave umana,
E noi siamo i naufraghi.

L'equipaggio terrorizzato manovra invano nell'ombra;
Il terrore è a bordo, la disperazione, il lutto;
Seduto al timone, l'oscuro Fatality
Lo indirizza verso una trappola.

Io, che senza il mio consenso il cieco Destino
Imbarcato sullo strano e fragile edificio,
Né voglio, muto e rassegnato,
Soffri il mio ingolfamento.

Poiché, nello stupore della suprema angoscia,
I miei pallidi compagni restano muti,
Alla mia voce per rimuovere questi cumuli di anatemi
che si radunano contro i cieli.

In modo che esploda con un getto più energico,
Ho, nella mia resistenza all'assalto delle onde nere,
Da tutti i cuori in me, come in un solo centro,
Raccolse tutte le disperazioni.

Che vibrano così forte, i miei accenti intrepidi,
Possano questi stessi cieli sordi fremere per la sorpresa;
Non servono le arie, né le onde stupide,
Da rabbrividire per aver capito.

Ah! ogni grido di agonia è un grido sacro;
Lui protesta, accusa al momento di essere in scadenza.
Bene ! questo grido di angoscia e di infinito orrore,
l'ho lanciato; posso affondare!

Louise Ackermann, Poesie filosofiche
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